Una botanica rara dal profumo lunare
Tra le botaniche che compongono il nostro gin artigianale italiano, ce n’è una che più di ogni altra ne racconta la storia, l’identità e il carattere sensoriale: l’ Osmanto (Osmanthus Fragrans).
Si tratta di un piccolo fiore bianco-giallo, originario dell’Asia orientale, noto per il suo profumo inconfondibile: note morbide di frutta matura, tè bianco e miele floreale, che lo rendono una delle materie prime più pregiate utilizzate in profumeria. Nonostante sia un fiore, il suo profilo olfattivo è più vicino alla famiglia fruttata che a quella floreale: ricorda la pelle vellutata dell’albicocca, dolce e persistente.
Coltivato da secoli nei pressi dei templi buddisti, l’Osmanto sboccia in autunno e la sua fioritura è discreta e notturna, come un rituale silenzioso che lenisce la malinconia: secondo un’antica leggenda cinese infatti, l’Osmanto non è un semplice fiore terrestre, ma un dono celeste.
Si narra che un dio del paradiso lunare, mosso da compassione per le sofferenze degli uomini, decise di alleviare i loro tormenti spargendo i semi di questo fiore sulla Terra. Da quel gesto nacque l’osmanto, capace di portare bellezza e sollievo con il solo profumo.
Questa narrazione mitica spiega il profondo legame tra l’osmanto e la luna, simbolo di introspezione, eleganza e silenzio. Un legame che Ithil Gin raccoglie nella sua essenza: un dry gin italiano che nasce di notte, parla di emozioni sottili e racconta storie antiche attraverso l’aroma.

L’Osmanto in Ithil Gin: la prima distillazione, il cuore dell’aroma
Nel nostro dry gin artigianale, l’Osmanto non è una comparsa, ma il protagonista assoluto: è la prima botanica a essere distillata, in piccoli lotti, con
un processo lento e delicato. L’obiettivo è uno solo: preservare l’essenza più pura del fiore, rispettando la sua fragilità e trasformandola in forza aromatica.
Distillare l’osmanto richiede attenzione e maestria: le sue molecole aromatiche sono volatili e sottili, e solo una lavorazione precisa consente di trasferire nel gin la sua eleganza eterea.
Ogni goccia di Ithil Gin racconta questo processo: una ricerca di equilibrio tra rispetto per la botanica e desiderio di stupire i sensi.
Un gin artigianale dalle note fl oreali, fruttate e profonde
Le note principali che l’Osmanto dona a Ithil Gin sono una sinfonia raffinata:
● albicocca matura: intensa e cremosa
● tè bianco: delicato e setoso
● miele floreale: caldo e avvolgente
A queste si uniscono sfumature morbide di pesca e leggere punte agrumate, che donano freschezza, senza invadenza.
Il risultato è un dry gin italiano botanico, elegante, evocativo e profondo, perfetto da gustare liscio o per creare cocktail dal profilo sofisticato.
Dall’essenza al bicchiere: l’Osmanto si prepara a svelare la sua magia in un cocktail
Come il fiore dell’Osmanto, anche Ithil Gin è fatto per essere scoperto lentamente, nelle ore più quiete, quando i sensi si aprono alla meraviglia. È un gin artigianale che non si limita a profumare il bicchiere, ma racconta una storia: di eleganza, botaniche rare e rituali antichi che sbocciano al chiaro di luna.
Ma ogni storia, per vivere appieno, ha bisogno di un incontro. E non c’è incontro più alchemico di quello tra gin e mixologia, dove la poesia degli ingredienti si trasforma in professionalità.
In occasione del world cocktail day, il prossimo 13 maggio, vi accompagneremo in un nuovo capitolo: parleremo dell’arte del miscelare, del ruolo che Ithil Gin può giocare in mixology e vi porteremo la ricetta di un cocktail perfetto per dare l’ispirazione giusta alla notte, grazie all’aroma incantato dell’Osmanto.